THE FEMALE INTELLIGENCE – L’Intelligenza Femminile

Giovedì 20 Agosto 2009 0re 21:30

Atrio Monastero del Soccorso (Porta Matera) Altamura

ENCORE PERFORMANCE/REPICLE

Lunedì 27 Aprile

Teatro del Sacro Cuore – Altamura

orari spettacoli:
- Mattina, per i ragazzi delle scuole medie e quinte elementari, ore 9:30 e 11:15
- Sera ore 20:30

foto Domenico Ventura  www.domenicoventura.it

encore performance/REPICLE

Giovedì 26 Marzo

Teatro del Sacro Cuore – Altamura

orari spettacoli:
- Mattina, per i ragazzi delle scuole medie e quinte elementari, ore 9:30 e 11:15
- Sera ore 20:30

E’ gradita&preziosa la diffusione del messaggio e/o il suggerimento ad amici. Grazie.


foto Gaetano Pascolla       www.flickr.com/photos/gaetanoakabin

Mercoledì 18 Marzo ore 20:30

Per sopraggiunta indisponibilità del Teatro del 31° Reggimento Carri lo spettacolo sarà realizzato presso il

Teatro Parrocchia del Sacro Cuore

(Zona Via Piccinni) – Altamura

Nell’ambito della rassegna “Donne, momenti di riflessioni e confronto” a cura della Commissione Comunale Pari Opportunità di Altamura.

Ingresso su invito da ritirare presso l’ufficio Pubblica Istruzione, Palazzo di Città

Gradito contributo libero da devolvere al Centro di Ascolto e Accoglienza “Il Samaritano”.

foto Gaetano Pascolla

Ferula Ferita ringrazia l’organizzazione della manifestazione “Donna, momenti di riflessioni e confronto” coordinata dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Altamura rappresentata da Angela Miglionico e Angela Cornacchia, il Centro di Ascolto e di Accoglienza “Il Samaritano”, L’associazione Donne IN, il Gruppo Volontariato Vincenziano, la FIDAPA, Donne Impresa della Confartigianato, per averci invitato a rappresentare lo spettacolo “The Female Intelligence – L’Intelligenza Femminile”.

Giusto! riflessioni e confronto, altro che festa della donna!.

Riflettere e confrontarsi su uno dei fenomeni più atavici dell’esistenza umana.

Riflettere e confrontarsi del perché la liberazione da forme di sottomissione e schiavitù, deve passare necessariamente attraverso la tragedia, la morte, lo scandalo ordinario,

Riflettere e confrontarsi del perché non siamo capaci di imparare – insegnare dinamiche di rispetto, di maturazione, di accompagnamento verso spazi di serenità, di crescita.

Riflettere e confrontarsi sul perché la donna si deve difendere… da chi!?….. da che cosa!?:

da aggressioni, esclusioni, prostituzione, stupri, negazioni, divieti, precetti, stalking, persecuzioni, mobbing, angherie, vessazioni, demansionamento, umiliazioni, ostracizzazione, maldicenze consuetudini….

Oppure dai sensi di colpa, dalla rabbia che ci portiamo dentro, dai pesi e contrappesi che rigurgitiamo nello stomaco, da forme di associazionismo caritatevole eremitico, da un regalo che non abbiamo mai ricevuto, dal padre che non abbiamo mai visto, o meglio che c’era ma era come se non ci fosse, dalla mamma che non ha mai voluto esserlo, o meglio quando lo è diventata non era il tempo giusto…

Il tempo giusto, il tempo giusto, il KAIROS, che nessuno ci ha insegnato a riconoscere.

Ahh…, se qualcuno ce l’avesse detto, saremmo stati più attenti ai momenti, al particolare che fa la differenza, al tempo della carezza, al profumo di uno sguardo, alla forza della complicità, all’ascolto del silenzio….. della vicinanza…. e…. della lontananza… che poi è la stessa cosa.

Tutta colpa dei tempi moderni, tutta colpa dello stress, tutta colpa della televisione, tutta colpa della moda, tutta colta della crisi, tutta colpa della guerra, tutta colpa delle droghe, tutta colpa del lavoro che manca, tutta colpa del lavoro che stanca, tutta colpa delle donne, tutta colpa degli uomini, tutta colpa dei bambini che piangono, tutta colpa dei bambini che giocano e fanno rumore nel cortile di cemento, che se almeno ci fossero stati degli alberi i rumori sarebbero stati attutiti, ma sempre colpa loro, sono troppo vivaci, si muovono troppo….

….E allora basta!!!, signore e signori bisogna fare ordine, bisogna uscire sulla scena, bisogna tirare fuori il peggio, per essere arrestati, intervistati, indennizzati… processati…. e dopo godere della libertà… vigilata?… , ma chi se ne frega!!!

Siamo figli, fidanzati, mariti, padri, madri….. un bel giorno ci svegliamo e facciamo fuori il figlio, il fidanzato, il marito, il padre, la moglie, la nonna, l’amante e il bambino.

Rafforzare la forza, escogitare sistemi di implementazione della sicurezza, certezza della pena, castrazione chimica….. risposte parziali, maschere provvisorie e perpetue nel teatro delle dismaturità.

Perché di questo si tratta: siamo una specie che non riusciamo a far maturare i frutti-espressione della vita… li cogliamo quando sono acerbi o quando sono passati.

…. Il tempo giusto, il tempo giusto, il KAIROS che non sappiamo riconoscere… ma sarà senz’altro racchiuso in un gesto, in un saluto, in una parola, in una voce…..

Sì, come quella della Maestra che introduceva, a nostra insaputa, uno dei nostri spettacoli da ciarlatani… due o … tre anni fa…

Era una voce dentro una cornice. Poteva dire di tutto. Veniva ascoltata perché usava un timbro speciale sulle parole… come se le baciasse. La scolaresca, che prima era distratta dalla comodità del teatro, quando la maestra si alzò, prese la parola e la vestì di linguaggio, ascoltava nel silenzio della comprensione e nell’entusiasmo della condivisione nutrendosi del suo dire che faceva intravedere le strade del fare. Noi Cantastorie eravamo pronti per iniziare lo spettacolo e restammo incantati dall’improvvisazione, dalla gradevole sorpresa che risvegliò in noi la primitiva passione: l’emozione. Ci guardammo con meraviglia e stupore. La voce della maestra aveva suscitato gradevoli ricordi, gli anni più belli della nostra vita, quelli della formazione e trasformazione; quando ogni cosa è circoscritta nel suo profumo; il profumo della matita, del quaderno, della lavagna, del gessetto che si spezza, del grembiule appena stirato, del calamaio senza inchiostro, della campanella e del panino con la mortadella. Gli anni in cui ci formiamo apprendiamo, gli anni in cui ciò che impariamo darà voce al nostro carattere, alla nostra distinzione…

Certezza della pena?: SCUOLA OBBLIGATORIA PER TUTTI, da piccoli a vita natural durante. Grazie Maestra per l’amore con cui hai nutrito il tuo lavoro, la tua vita.

Il nostro trasparente omaggio alla voce della maestra, alla voce del maestro,…. Magister, che da più tempo si è messo in cammino verso lo studio, la prospezione delle profondità.

Gesù di Nazareth… che ha fatto dell’esempio autorità, un giorno quando una delle spie di Pilato, mandata a controllarlo, sgarbatamente spinse da parte una vecchia per potersi avvicinare al Maestro per non perdere qualsiasi cosa potesse dire per incriminarlo, disse:

Chiunque non rispetti sua madre, l’essere più sacro dopo il suo dio non merita il nome di figlio; rispettate la donna perché ella è la madre dell’universo e tutta la verità della divina creazione risiede in lei; ella è la base di tutto ciò che è buono e bello e anche il germe della vita e della morte; lei vi fa nascere nella sofferenza, con il sudore della fronte vi alleva e fino alla sua morte voi le causate le più gravi ansie. Beneditela e onoratela perché lei è il vostro unico vero amico, il vostro unico sostegno sulla terra. Allo stesso modo amate le vostre mogli e rispettatele perché saranno madri domani e più tardi le antenate di una specie. Siate clementi con la donna perché il suo amore nobilita l’uomo, rende tenero il suo cuore indurito, addomestica in lui la brutalità e lo rende un agnello. La moglie e la madre sono i tesori inapprezzabili che vi sono stati dati da Dio; proteggete vostra moglie perché ella possa proteggere voi e tutta la famiglia. Tutto quello che fate per vostra moglie, per vostra madre o per una vedova l’avete fatto al vostro ……

10 commenti

  1. Commento by pepemarilena on 19 marzo, 2009 8:24 am

    buono il grado di interattività instaurato tra glia attori, lo spettacolo e il pubblico, ottima la capacità di trattare in arte varie tematiche dell’esistenza umana, spiacente di non aver visto una donna interpretetare il ruolo della contadina -regina.
    marilena pepe

  2. Commento by Gaetano on 19 marzo, 2009 12:32 pm

    Omaggio alla donna, all’utero, all’acqua soprattutto, ma anche agli altri elementi, il fuoco vivo degli occhi di Tonio; la terra di cui è espressione meravigliosa, con tutte le pietre e le sofferenze della Murgia, la pelle di Donato; l’aria di Michele, il lunare regista.
    I 4 elementi che danzano armonicamente e sapientemente regalandoci uno spettacolo che ha seminato tutti i nostri fazzoletti di terra ma ben in profondità; ridevano i bambini e riflettevano gli adulti, si preoccupavano per le elezioni i politici.
    Ferula vive, gioisce, ride e soffre dando un magnifico esempio di espressione del sapere emotivo, della intelligenza femminile.
    Le mie parole non sono sufficienti a descrivere uno spettacolo completo e bellissimo pur con tutti i limiti tecnici che il cambio di teatro all’ultimo minuto ha generato.

    Siete stati capaci di far sorridere e pensare in maniera originale e profonda, di pescare nell’attualità di quel mare impetuoso che è il disagio, le contraddizioni, i problemi individuali e sociali dei nostri tempi. Davvero complimenti

  3. Commento by Giuseppe on 19 marzo, 2009 4:59 pm

    Veramente complimenti ragazzi per lo spettacolo di ieri, mi siete piaciuti molto…io studio scenografia,arti visive e discipline dello spettacolo e pertanto devo dire che avete messo sù una bella messa in scena..siete riusciti a fare teatro all’italiana povero puro e vero, con le maschere, effetti luce e sound in scena, petali e grano sulla platea,e cosa molto bella: il calarsi in stati psicofisici di personaggi diversi, (come si faceva nei mologhi dell’età greca) che sia Donato che “tirabuscion”hanno impersonificato molto bene.
    Un bel 7 allo spettacolo che forse doveva mettere in risalto qualcosa in più dei problemi che la donna solo oggigiorno sta provando a risolvere..tipo stalking, violenze, pari dignità. 9 a tirabuscion, ottimo nell’interpretazione, 7 a donato, che probabilmente interessato molto alle problematiche altamurane è sfociato nell’immondizia e in alcuni problemi di carattere cittadino quando si stava rappresentando l’essere donna..cmq è da concedere visto che nn c’è niente di più bello per il teatrante, e di più puro per il teatro in sè, alla presenza del primo cittadino, fare satira su quest’ ultimo e chi amministra. Anche se rispetto ad “overdose”si è trattenuto un pochino..ihihih
    Bravi, ancora complimenti, continuate così!

  4. Commento by gaetano on 22 marzo, 2009 2:44 pm

    Ragazzi!Grazie per aver usato le mie foto sul sito…peccato non le abbia scattate con una macchina fotografica seria…avremo tempo, spero. Un abbraccio a tutti voi

  5. Commento by Neel on 18 aprile, 2009 6:35 am

    Fabulous and fresh!!!

  6. Commento by ferulaferita on 5 maggio, 2009 3:31 pm

    Caro Tonio, forse stai in viaggio per Vancouver e ricomporre il tuo nucleo familiare. Spero davvero per te che ci siano condizioni più vicine a te e alle tue esigenze.
    Per quanto riguarda lo spettacolo al quale ho assistito “The female intelligence”, la cosa che piacevolmente mi ha colpito è stato l’intreccio, da voi realizzato sul campo con maestria, tra: lo sfondo della fiaba, la ricchezza proverbiale del linguaggio dialettale, l’analisi critica delle situazioni socio-culturali locali e non (soprattutto facendo ridere… “ridendo castigat mores” dicevano i latini), il susseguirsi armonico tra le varie sequenze sceniche e interattive che hanno dato un senso di interezza allo spettacolo.
    La cosa sorprendente è che il tutto è stato realizzato con materiale povero e con appena due attori in grado di dar fondo alla propria molteplicità espressivo-rappresentativa. Si è vista anche la buona intesa tra te e Donato che è alimentata dalla vostra antica amicizia umana, nonostante le vostre significative diversità.
    Non mi resta che augurarti un buon soggiorno con Jennifer e August… senza scordarti che oggi il mondo è piccolo e che sono sempre più necessari “Punto Ac.co.gl.i.e.te.mi.”.
    Un bacio alla trinità
    Mariano

  7. Commento by Luca on 12 maggio, 2009 8:19 pm

    In tempi passati gli artisti, in particolare gli attori, venivano sepolti in terra sconsacrata. Dopo aver visto “The female intelligence” viene da pensare che si facesse con gli attori come si fa con certe piante che, data la grande vitalità, sono utilizzate come precursori nei terreni inospitali per la maggioranza delle altre.
    Quella sera del 27 aprile del 2009, attraverso una fiaba e i suoi cantori abbiamo vissuto un momento di vicinanza al nostro cuore. Il continuo e tempestivo alternarsi di fiaba e realtà, di passione e razionalità, di dubbio e ricerca della verità della propria anima hanno rivelato a ognuno quello che era, svelando passioni nascoste e il desiderio malcelato di vivere una vita sempre più piena di bellezza.
    Ci salveremo tutti, o non si salverà alcuno?
    Il passionale Tirabouchon pone l’interrogativo ricordandoci che siamo tutti fratelli.
    E mentre il re si rende conto di essere amato da una donna più intelligente di lui, almeno per quello che riguarda il cuore umano, ci viene da sperare che ci salviamo tutti e sale a Dio, spontanea, la preghiera di una Sua epifania nella vita di tutti i giorni così da confermare sempre di più il suo dominio e la nostra speranza.
    Una analogia che ho ritrovato nel continuo e armonioso discendere e risalire per le scale della fantasia è con la Divina Commedia del nostro padre Dante, anch’essa allegoria della vita e, tra le brume della fiaba, allegoria dell’eterna aspirazione umana alla felicità.
    Con l’augurio che, come per Dante, sia anche per tutti noi sempre più solida la sintesi tra i multiformi desideri del nostro cuore.
    Luca Giovinazzo.

  8. Commento by Maria on 21 agosto, 2009 8:23 pm

    complimenti, è la prima volta che vedo una simile rappresentazione…
    continuate così!

  9. Commento by piero e roksana on 26 agosto, 2009 2:44 pm

    cari ragazzi…finalmente vi abbiamo visti recitare all’opera! che dire: siamo davvero contenti di essere stati presenti alla vostra rappresentazione teatrale!
    inizialmente spiazzati dello sperimentalismo che un po’ vi distingue, ma poi, anche grazie all’impeccabile traduzione inglese, abbiamo seguito con gusto e divertimento tutto lo spettacolo!
    recitazione, musica, ambientazione e il giusto cinismo fanno di “the Female Intelligence” uno spettacolo davvero godibile!
    teneteci informati per i prossimi eventi a cui, salvo imprevisti, vogliamo assolutamente partecipare!
    grande anche Salvatore e la sua chitarra!
    un abbraccio

  10. Commento by Fausta on 6 settembre, 2009 3:04 pm

    Il caso ha voluto che incontrassi,quella sera, la notizia del vostro spettacolo e non a caso assaporai il fascino che solo le semplici e profonde storie sanno avere.Da quanto tempo non mi raccontavano una storia………..
    Complimenti a tutti voi.
    F.

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